Chi non si evolve, scompare
È che io non ho tempo.
Non ho tempo di stare dietro alle idiosincrasie della più famosa piattaforma di blogging mondiale, né del famoso (magari, dal mio punto di vista, famigerato, visto che non è la prima volta che m’incasinano le cose…) hosting italiano che costa poco (e no, non penso sia per quello che ‘incasina).
Io ho solo voglia di scrivere.
Scrivere quello che mi passa per la testa, che leggeranno in 2 o in 20 o in 200 (se, campa cavallo) e non m’importa, poiché scrivo perchè mi piace.
Mi è sempre piaciuto: mi rilassa, mi aiuta a mettere a fuoco cosa penso, mi astrae dai casini eminentemente pratici di cui è costellata la vita (la mia come quella di chiunque, non mi sogno nemmeno di sentimi “speciale”).
Quindi, provo anche questa,.
Vedremo che ne sarà, vedremo cosa può fare la piattaforma “dal lato dell’autore”. Vedremo tante cose.
A me piace sperimentare, meno stare fermo. Mi piacciono gli strumenti che non si frappongono tra me e una pagina bianca (questa cosa mi riporta a galla un’idea delirante di un sacco di tempo fa, ma chissà…il mood è quello giusto, forse, per provare a darle un minimo di “consistenza”).
Se volete scoprire come va a finire (non garantisco alcun finale, buono o cattivo, quindi ehi, almeno avrete la suspence!), ci si vede qui.
P.S. Chi mi ha seguito nelle peregrinazioni precedenti noterà il cambio di firma. Di questa cosa devo ringraziare John Gruber e Luigi Mozzillo.