Buono e migliore
Non sarò stato l’unico a cui è impazzito il widget meteo di iOS. Almeno, spero di non essere stato l’unico (SO di non essere stato l’unico, me la tiravo per avere un giro di compassione digitale gratis).
Il problema è che – per me – è un micro pezzo dell’iPhone piuttosto importante. Mi muovo a piedi ogni volta che posso, ho – eufemismo dell’anno in arrivo – qualche cosina da fare ogni tanto ed in generale mi scoccia parecchio fare docce non richieste.
Ho quindi dovuto trovare piuttosto velocemente un sostituto, che alla fine si è rivelato essere OpenWeather.
Bell’app, buon servizio, precisione molto buona, ha un widget.
Il che, aprendo forse io l’applicazione Meteo un paio di volte all’anno, É l’applicazione. Sono state scartate applicazioni decisamente meritevoli perché i widget – quando c’erano – facevano schifo.
Adesso che il software nativo sembra essere tornato in sé, posso metterli uno contro l’altro e vedere chi mena più forte.
Devo dire che se la giocano: le maggiori differenze, non abitando in USA e non godendo quindi delle previsioni iperlocali, sono quasi totalmente estetiche. A me l’applicazione stock ha sempre garantito una certa sicurezza e precisione nel capire cosa aspettarmi dalla giornata.
C’è un singolo parametro, però, che a mio avviso sposta l’asticella verso Apple Meteo: la presentazione grafica del widget.
Quello di OpenWeather è minimale, ma ricco d‘informazioni: tutto ciò che consente di non aprire l’app si trova lì. Ma quello nativo SI LEGGE MEGLIO.
Non è solo questione di dimensioni del font (ma aiuta), o di disposizione degli elementi (ma aiuta): sono tutta una serie di “suggerimenti” visivi che fanno parte integrante del processo di trasmissione delle informazioni.
La temperatura attuale è più grande e visibile, più staccata dagli altri dati. Più distanza tra le previsioni di un giorno e dei successivi. Lo sfondo cambia “colore” a seconda delle condizioni meteo.
Il widget di OW lo leggi, sull’altro puoi “buttare un occchio” e le informazioni che ne ricavi sono le medesime.
Piccole differenze che 1 come quei sempre – noti solo quando vedi all’opera le alternative possibili.
Educativo.